Radioattività a Udine

Radioattiva udine
 
Venerdi' scorso avevo concluso la registrazione di valori di radioattivita'  svolta come esperimento di citizen science. Nei due giorni successivi, mi sono arrivati alcuni messaggi da conoscenti del tipo "com'e' la situazione oggi?", molto preoccupati a causa di un certo modo di dare informazione. In particolare, hanno suscitato apprensione certi titoli di apertura di news che dicevano "Giappone: rilevati livelli di radioattivita' un milione di volte superiori alla norma". Capisco che i titoli di apertura debbano essere sintetici, ma se vengono dati cosi' genericamente e' normale che creino ansia e facciano venire il dubbio "e allora qui da noi come siamo messi?".

Per far contente queste persone che avevano apprezzato il mio grafico della settimana precedente, ho quindi fatto un bis di registrazione valori, sempre in µSv/h (microSievert/ora) e sempre nella citta' di Udine. Il grafico sopra visualizza le differenze fra la scorsa settimana (linea blu) e questa settimana (linea rossa). Il lieve incremento che si nota si mantiene comunque ben all'interno dell'intervallo che e' considerato tipico del fondo naturale di radioattivita' a cui gli abitanti del pianeta sono esposti.

Per completezza e precisione, va detto che se volete avere un quadro preciso della situazione dovete considerare anche altri tipi di misure, quali la presenza a terra di specifici isotopi come Iodio e Cesio. Le ARPA regionali e l'ISPRA stanno eseguendo questi tipi di misure mirate e pubblicano i risultati a questo link: ISPRA.

Negli Stati Uniti, l'agenzia per la protezione ambientale statunitense (EPA) sta facendo anche analisi mirate su acqua e latte (v. sito ufficiale EPA).

© 2011 Luca Chittaro, Nova100 – Il Sole 24 Ore