Il Cuore e il Videogame

Oggi a Kyoto, Giappone,  HCI Lab presenta un nuovo tipo di videogiochi, in grado di rilevare la frequenza cardiaca dell’utente e di adattarsi ad essa (il video qui sotto illustra alcuni esempi che abbiamo realizzato, estendendo videogiochi storici).

Un post precedente aveva parlato di come i videogiochi stiano diventando in grado di riconoscere i movimenti dell’utente, cosi’ da unire gioco ad attività fisica.  Il sistema che abbiamo proposto non si limita ai movimenti, ma grazie ad un pulsossimetro wireless indossato al lobo dell’orecchio come un orecchino a clip, rileva la frequenza cardiaca dell’utente e regola i vari parametri di difficolta’ del gioco (ad esempio, la velocita’) in modo che siano ottimali per mantenere l’utente nella zona di esercizio adatta non solo alla sua eta’ e sesso, ma anche all’attuale stato fisico e al modo in cui il suo cuore risponde all’esercizio.

Infatti, a parità di tipi di movimento, l’intensita’ di esercizio che e’ adatta ad esempio ad un utente poco allenato potrà essere inutile per un suo coetaneo molto allenato oppure dannosa per un coetaneo che conduce vita sedentaria. Quindi, una critica che possiamo fare agli attuali videogiochi "fisici" e’ che il successo nel gioco richiede capacita’ fisiche  stabilite a priori: gli utenti non in possesso di queste capacita’ potrebbero non  riuscire a divertirsi o, peggio, riportare danni invece che benefici a causa del videogioco fisico. L’approccio che stiamo seguendo (nella prospettiva di un’interazione uomo-macchina incentrata sull’utente) e’ quello che la macchina deve adattarsi all’utente (e non viceversa), allo scopo di  allenarlo progressivamente, in modo sicuro e divertente, per raggiungere una miglior forma fisica.

[post redatto assieme a Roberto Ranon di HCI Lab]