Allarme Fukushima: non si trovano piu’ contatori geiger

Radioattivita fukushima giappone Uno degli effetti certi e senza precedenti storici (non era accaduto a questo livello nemmeno per il disastro di Chernobyl)  della psicosi Fushima e' che in tutto il mondo non si trovano piu'  contatori geiger neanche a pagarli a peso d'oro.

Il motivo di questo fenomeno e' che i venditori specializzati e le aziende produttrici di questo settore di nicchia sono letteralmente sopraffatte da una mole di richieste di informazioni e di ordini e si trovano in una situazione non gestibile. Alcuni dei loro siti (v. un esempio nella foto qui in fondo) hanno dovuto sostituire la home page con inviti a caratteri cubitali a NON mandare richieste di informazioni e a NON inoltrare ordini (non fornisco quindi link ad aziende in questo pezzo per non metterle in ulteriore difficolta').

Una delle aziende rivela nel suo sito che il numero di ordini che sta ricevendo e' 100 volte superiore a quello normale.

Uno dei principali costruttori europei di contatori geiger informa i clienti che non solo ha esaurito tutte le scorte, ma che ha gia' impegnato la catena produttiva della propria fabbrica fino a Giugno, quindi se si ordina adesso, la consegna non avverra' prima di quel mese.

Alcuni produttori di geiger stanno mettendo in atto delle politiche piu' coscienziose di "triage", cioe' non danno seguito alle ordinazioni in base alla coda che si e' creata, ma vanno a discriminare le motivazioni per cui il cliente vuole il geiger.  Siamo infatti nella situazione in cui concentrarsi sullo smaltire gli ordini delle persone che vogliono il geiger solo perche' spaventati dai media rischia di fare rimanere senza chi ne ha veramente bisogno (reparti ospedalieri di fisica sanitaria, enti di protezione civile ed ambientale, industria nucleare, militari,…).

Ma perche' questo fenomeno fuori da ogni proporzione non accadde con il disastro di Chernobyl? La risposta e' semplice ed e' composta da una sola parola: Internet. Ai tempi di Chernobyl, la rete non era a disposizione dei cittadini. Si poteva essere anche spaventati, ma riuscire ad acquistare un Geiger era complicatissimo: non si aveva la minima idea di chi lo poteva fornire ne' su come riuscire a trovare l'eventuale fornitore.  Oggi invece, la persona spaventata, anche la piu' tecnicamente sprovveduta, va su un qualunque motore di ricerca, digita le due parole magiche "contatore geiger" o "geiger counter" ed e' a pochi click dall'inoltrare l'ordine ad un negozio specializzato o direttamente al produttore. 

Dato che la stessa cosa sembra essere accaduta con le pillole di iodio, siamo di fronte ad un pattern da tenere presente. E' probabile che in futuro, ogni volta che i media si impegneranno a spaventare per bene i cittadini su un tema, si creeranno all'istante dei nuovi giganteschi mercati.  Dato che poi la paura puo' essere indirizzata con metodo scientifico verso una decisione di acquisto, e' anche facile massimizzare la probabilita' che tali operazioni di marketing funzionino.

© 2011 Luca Chittaro, Nova100 – Il Sole 24 Ore

Contatori geiger radiazioni

 

  • maurizio |

    Oggi ormai si parla pochissimo di Fukuscima, ma molti non sanno che il pericolo non è cessato anzi sembrerebbe che oggi con il tentativo che a breve verrà posto in essere dalla Tepco per rimuovere le barre di uranio ancora attive nelle centrali rischiamo addirittura la catastrofe globale di mezzo globo.

  • Daniele |

    Purtroppo la verità sull’incidente nucleare giapponese nessuno l’ha scritta.Per giorni le notizie di cronaca dei giornali facevano più confusione che altro. Informazione maldestra ed ecco il panico. Eppure per sapere cosa sta succedendo la bastano poche info.
    Per esempio leggo che si sta cercando di capire perchè l’acquandi mare è inquinata. Si parla di perdite. Diciamo come stqanno le cose: le piscine dei reattori e quella della piscina di decadimento sono piene e per immetterci altra acqua fredda bisogna portar, o gettar, via quella CHE C’è. Possiamo anche credere alle autobotti ma la verità è che l’acqua radioattiva la stanno buttando a mare. Ecco le alte concentrazioni radioattiva. Lo stesso per l’aria: da settimane vengono espulsi gas radioattivi ed essendo fuso parzialmente il nocciolo sia in aria che in acqua ci finiscono i radionucleidi più “cattivi”.
    Eppure in nessun articolo alcun giornalista ne ha accennato come, almeno, probabilità.
    Questo è solo un esempio a dimostrazione di come nascono le paure.Con la disinformazione. Perchè un giornalista non può essere solo il microfono di un comunicato stampa. Deve indagare e offrirci più punti di vista. Invece mi sto accorgendo che fa solocronaca. E questo non mi serve.

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