I bravi programmatori Java sono diversi sul piano anatomico ed ormonale

Programmatore Java digit ratio Il titolo puo' sembrare bizzarro o provocatorio ma e' esattamente cio' che ha concluso uno studio del Dipartimento di Psicologia dell'Universita' di Bath, che verra' pubblicato sul numero di Settembre della prestigiosa rivista scientifica Personality and Individual Differences.  Il gruppo di ricercatori inglesi capitanati da Mark Brosnan ha analizzato un campione di oltre 200 studenti che frequentavano corsi universitari di programmazione Java, correlando una loro caratteristica anatomica con i voti che prendevano negli esercizi di programmazione.  Ecco i risultati:

Aspetto Anatomico. Il parametro anatomico misurato dai ricercatori inglesi e' stata la digit ratio 2D:4D, che in parole povere e' il rapporto tra la lunghezza del dito indice e del dito anulare (fai click sulla foto della mano qui sopra per vedere il semplice calcolo di questo parametro anatomico). Cio' che lo studio ha rivelato e' che all'abbassarsi della digit ratio 2D:4D corrisponde un aumento dell'abilita' nel risolvere esercizi di programmazione Java. In altre parole, piu' il dito indice e' corto rispetto all'anulare, maggiore l'abilita' nella programmazione in Java.

Aspetto Ormonale. La digit ratio 2D:4D e' nota come misura indiretta del livello di esposizione al testosterone nell'utero materno (che ha effetti importanti sull'organizzazione del cervello del nascituro). Il tipo di relazione e' stato determinato mediante studi eseguiti negli anni '90 analizzando il liquido prelevato negli esami di amniocentesi e andando poi a misurare le dita dei bambini. Cio' permette quindi di suggerire che (cito la conclusione delle studio) le persone esposte ad alti livelli di testosterone nel grembo materno mostrano migliori abilita' nel risolvere esercizi di programmazione Java. Insomma, questo invece lo aggiungo piu'  scherzosamente, ci sarebbe una forma di predestinazione chimica pre-natale a diventare bravi programmatori Java.

Forse al prossimo colloquio di lavoro, gli aspiranti programmatori Java troveranno il responsabile del personale munito di decimetro ?

© 2011 Luca Chittaro, Nova100 – Il Sole 24 Ore 

  • Milena |

    Mi chiedo: c’è un supporto scientifico all’idea di correlare la digit ratio 2D:4D all’abilità nel risolvere esercizi di programmazione java? Oppure un altro studio potrebbe inventarsi di correlare la superificie dell’unghia dell’alluce sinistro con la capacità di calcolare velocemente le radici quadrate?

  • Kalamin |

    Quindi il testosterone sembra amico della programmazione imperativa, nella sua versione ad oggetti.
    Mi viene in mente una domanda (un po’ provocatoria): uno studio del genere ammicca forse al fatto che la programmazione (imperativa) sia un’arte maschile? (cioè in cui i maschi sono mediamente più bravi delle femmine, mentre è probabilmente vero il contrario: http://portal.acm.org/citation.cfm?id=377467 ; http://portal.acm.org/citation.cfm?id=68817)
    Oppure rispecchia solo il fatto che è il modo di valutare il profitto dei corsi di programmazione ad essere in un certo senso “maschile”, cioè discriminante le qualità più “femminili” che sono comunque insite nella programmazione (cf. http://portal.acm.org/citation.cfm?id=1288589)?
    Oppure esso indica solo una correlazione come tante altre, senza alcun significato causale (a proposito, chissà qual era il digit ratio di persone come Ada Lovelace, Grace Hopper e Barbara Jane Liskov…).

  • LucaChittaro |

    @Federico: certamente, infatti nell’unico punto dove ho inserito un legame causale esplicito ho prima precisato che era scherzoso.

  • Federico Cabitza |

    “cum hoc ergo propter hoc”. L’articolo ha divertito anche me, grazie della segnalazione. E’ bene ricordare al grande pubblico che “correlazione non implica causalità”, però.

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