A distanza di qualche tempo dal pezzo (ancora attuale) su Poste Giapponesi e Poste Italiane, mi trovo di nuovo ad avere inefficientemente a che fare con le seconde, questa volta come mittente di una raccomandata inviata dall’Italia all’Inghilterra.
Dato che a distanza di un mese dall’invio non mi è ancora pervenuta la ricevuta di ritorno, vado sul sito delle poste italiane e consulto la specifica pagina Spedire per l'Estero, che – una volta scelta la voce "Posta Raccomandata", mi indica il servizio di tracciamento DoveQuando. Uso quindi quest’ultimo, che risulta però in grado di fornirmi solo l’informazione che un mese fa la raccomandata è andata da Udine a Milano e da lì inviata all’estero. Nessuna informazione se sia stata poi consegnata o meno. Telefono allora al Call Center di Poste Italiane raccontando quanto sopra. Mi dicono che essendo passati più di 20 giorni dalla spedizione, se voglio posso chiedere copia della ricevuta di consegna che non mi è pervenuta (se la lettera è stata consegnata) oppure sapere il motivo dell’eventuale mancata consegna. “Si, lo voglio”. “Ah, allora deve recarsi presso l’ufficio postale da cui ha spedito la raccomandata". “Non posso farlo con voi?”. “No, ufficio postale da cui ha spedito”. Mi reco quindi all’ufficio postale da cui ho spedito. Dopo una quarantina di minuti di coda raggiungo l’impiegato che mi dice è impossibile soddisfare la mia richiesta perché se la destinazione fosse stata in Italia avrebbero contattato l’ufficio postale di destinazione, ma che non hanno invece alcun modo né diretto né attraverso Poste Italiane di contattare le poste inglesi. Dato che insisto, gentilmente l’impiegato verifica anche con i suoi colleghi, ma mi ripetono di nuovo che la mia richiesta è impossibile da soddisfare e si offrono di farmi riempire un modulo di reclamo, precisandomi però che occorreranno mesi prima di ricevere risposta e che comunque non si tradurrà in un contatto con le poste inglesi per avere l’agognata conferma della consegna.
Me ne torno quindi a casa e tento l’ultima carta che mi viene in mente: contattare io direttamente le “irraggiungibili” Poste Inglesi. Vado sul sito di Royal Mail, noto la presenza di un servizio di tracciamento delle raccomandate, che dice "Enter your 13-digit reference number". Il mio codice italiano non è fatto solo di "digits", ma anche di "letters", comunque provo ad inserirlo lo stesso e… Blink! il sito inglese riconosce anche i codici italiani e mi produce istantaneamente una ricevuta elettronica di consegna della raccomandata, corredata anche della scannerizzazione della firma del destinatario (v. immagine sopra, in cui ho solo "censurato" i dati personali del ricevente).
Che dire? A parte la strana sensazione di irrealtà nell’essere riuscito ad ottenere così facilmente e velocemente dalle poste inglesi quello che era emerso come “impossibile” al termine delle mie circa due ore di trafila (tentativi infruttuosi con il sito italiano, poi call center, poi trasferimento in ufficio postale, poi lunga coda allo sportello e duplice colloquio con impiegati, poi rientro a casa), mi rimane l’interrogativo: ma è possibile che le poste italiane non sappiano queste cose (il che fa loro anche spendere soldi in interazioni inutili e improduttive fra utente, call center e uffici postali) ? E’ così difficile per il sito di Poste Italiane dare all’utente il link – quando si traccia una raccomandata per l’estero – per usufruire dei servizi offerti da siti come quello delle poste inglesi (o di altri paesi ben informatizzati) ?
