E se il disco rigido portatile che ci portiamo dietro diventasse grande e pesante come una lavastoviglie? E se il processore del nostro smartphone assumesse le dimensioni di un guardaroba? E se per tenere la contabilita' di una piccola azienda – invece di un normale PC da tavolo - dovessimo acquistare un camion intero di dispositivi elettronici che va a riempire un appartamento?
Sembrano domande assurde, perche' quando pensiamo ai dispositivi informatici diamo per scontata la situazione presente. Molte persone non hanno idea di com'era l'informatica non tanti anni fa e dell'evoluzione vertiginosa che ha subito, probabilmente senza analoghi in altri settori.
Per colmare questa lacuna in un modo piu' coinvolgente dei "musei dell'informatica" su Internet (basati di solito su gallerie fotografiche), ho pubblicato oggi in rete, in collaborazione con Lucio Ieronutti (PhD in Informatica) e Paolo Giangrandi (docente di Storia dell'Informatica), un sito Web 3D che permette di "teletrasportarsi" negli anni '70 e "toccare con mano" i dispositivi informatici dell'epoca, rendendosi conto in modo esperienziale degli anni luce che ha percorso il settore in soli 30 anni.
All'interno del mondo virtuale 3D, vedrete come per far girare un semplice software gestionale bisognava veramente riempire un appartamento intero di dispositivi giganteschi e potrete interagire con i vari dispositivi (dall’unità centrale di elaborazione dati al pannello di controllo dell’elaboratore, dal terminale di console al multiplexer e alle unita' di archiviazione di massa,…). Se poi volete saperne di piu', per ogni dispositivo sono anche disponibili informazioni dettagliate.
Il sito e' disponibile a questo link. Buona esplorazione!
P.S. per muoversi piu' velocemente dentro il mondo 3D si puo' tener premuto "shift".