Design di nuovi animali ed uomini (in diretta da Venice Sessions 5, parte Seconda)

Venice sessions
 

Si riparte dopo la pausa (la cronaca della prima parte la
trovate a questo link
) con un relatore che inevitabilmente farà impressione su chi si preoccupa di aspetti etici.

Si tratta di Elio Caccavale, interaction designer al Royal College of Art, Il design del futuro richiede la collaborazione con discipline come le scienze sociali e le scienze della vita. La parola design è un placeholder per far dialogare assieme diverse discipline. I metodi che usa nel suo lavoro non sono più quelli del design tradizionale. E' andato a lavorare  in un laboratorio di ricerca medica dove si studiano le cellule neurali e le relazioni con le funzioni superiori dell'individuo per disegnare un oggetto chiamato Neuroscope, un oggetto per vedere (come in un microscopio) le cellule neurali e per interagire con esse In un altro progetto, si è occupato sia del crescente settore degli xenotrapianti tra maiali ed uomini sia della creazione di nuovi tipi di animali domestici come quelli creati dall'azienda LifestylePets, il tema generale è quello del design di creature ibride.Hanno ad esempio realizzato dei giocattoli di pezza di un maiale e di un uomo con la possibilità di trasferire gli organi, che permette ad un bambino di familiarizzare giocando con il tipo di trapianto a cui dovrà essere sottoposto.  Il suo progetto più recente è Future Families dove l'obbiettivo è esplorare il ruolo del design nelle scienze della vita, in uno scenario dove ci sono donatori di gameti, riceventi e bambini che crescono in famiglie che non sono quelle dei loro genitori o progenitori: che tipo di relazioni sociali si possono creare fra questi insiemi di persone?  Ad esempio, può accadere che una persona inizi una relazione sessuale con un'altra persona con cui condivide inconsapevolmente codice genetico?  Anche in questo settore ci sono già aziende che stanno creando un mercato, ad esempio la Growing Generations è specializzata in surrogati. Ci sono aziende che ti permettono di vedere esattamente le foto e la biografia chi è il donatore per decidere se vuoi usare quel codice genetico. Il design di questi servizi non può essere solo tecnologico, ma richiede la collaborazione dei designer e delle discipline citate in apertura.

[Fai
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© 2010 Luca
Chittaro, Nova100 – Il Sole 24 Ore
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