Ma cosa ci fanno gli utenti con Google Earth?

Google Earth  non ha di sicuro bisogno di presentazioni e la citazione da parte dei Simpson  dice probabilmente piu’ del numero di download
dell’applicazione riguardo alla popolarita’ di questo "mappamondo virtuale".

Ma che cosa fanno gli utenti con i mappamondi virtuali (categoria che comprende anche altri
software, ad esempio Nasa World Wind)? Per saperne di piu’, un gruppo di  ricercatori tedeschi (Universita’ di Muenster) e statunitensi (Universita’ della California) hanno intervistato 120 persone scelte a caso nelle strade della citta’ di Münster, in Germania
e i risultati dell’indagine (presentati la scorsa settimana alla conferenza internazionale ACM su Intelligent User Interfaces) sono interessanti:

  • L’attivita’ principale (per oltre il 50% degli intervistati) e’ "guardare la propria
    casa" (per qualcun altro, il proprio ranch) o altri luoghi
    specifici come "la casa del vicino" oppure "l’hotel dell’ultima vacanza".
  • La seconda attivita’ piu’ comune (ma solo per meno del 20% degli intervistati) risulta la ricerca di indicazioni per
    la navigazione.
  • La terza attivita’ significativa (per il 15% circa degli intervistati)
    e’ la ricerca di servizi (ristoranti, alberghi, ..).
  • Gli altri utilizzi riguardano solo pochissimi degli intervistati
    (tra cui un muratore che usa Google Earth per trovare tetti bisognosi di ristrutturazione!).

La conclusione a cui arriva lo studio e’ che gli utenti, in larga maggioranza, usano i mappamondi virtuali per
compiti molto semplici ("dove si trova X ?") che non richiedono particolare ragionamento spaziale  (ad esempio, non richiedono di individuare delle relazioni
nella visualizzazione geografica che si sta guardando e fare delle ipotesi per spiegare tali relazioni).

Altra informazione interessante e’ che piu’ della meta’ degli intervistati ritiene che i mappamondi virtuali
potrebbero essere piu’ utili se fornissero un’interfaccia piu’ adatta a svolgere (in maniera semplice) compiti
piu’ complessi di quelli attualmente maggioritari.

— contributo redatto da Roberto Ranon di HCI Lab

  • Dario Narduzzo |

    Probabilmente l’attività principale è guardare la propria casa perché è la prima cosa che viene in mente appena si prende in mano GoogleEarth. Poi successivamente nasce un desiderio di scoperta verso l’esterno che poi si trasforma in bisogno di informazioni approfondite e particolareggiate. L’usabilità dei primi bisogni è eccellente: è possibile far girare la terra come un mappamondo con un clic. Per i servizi avanzati mi sembra decisamente più complessa.

  • Gianluca La Rosa |

    Non tutti sanno che si può usare Google Earth come simulatore di volo.
    Per farlo è semplicissimo: installate una versione recente del software e premete questa sequenza di tasti contemporaneamente: CTRL+ALT+A. Chiedete il permesso per atterrare al dal Molin, mi raccomando.

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