Fa piacere vedere quando idee elaborate nel mondo della ricerca accademica trovano poi un impiego utile in applicazioni realmente usate dagli utenti. Ho avuto questa sensazione leggendo le ultime novità che riguardano Unreal Engine 3, il noto motore grafico per videogiochi. Alla Game Developers Conference 2009, da poco svoltasi a San Francisco, sono state presentate le nuove funzionalità con cui e' stato arricchito Unreal Engine 3: fra esse spicca Unreal MCP, un sistema di visualizzazione dei comportamenti degli utenti che usano il gioco, che permette di capire cosa fanno esattamente i giocatori con il software, grazie a mappe di temperatura dell’attività degli utenti nei vari livelli del gioco (v. il video alla fine di questo post, dal minuto 01:00 a 01:37).
Con alcuni colleghi di HCI Lab, abbiamo iniziato a lavorare a queste idee nel 2003, realizzando un prototipo illustrato in una pubblicazione scientifica apparsa nel 2004. Successivamente, avevamo aggiunto nuove funzionalità al prototipo e l’avevamo impiegato per analizzare i comportamenti degli utenti in mondi virtuali on-line: ad esempio, la figura qui sopra illustra una delle visualizzazioni con cui il nostro sistema astrae le traiettorie di un un insieme di visitatori del mondo virtuale in una mappa di temperatura che indica dove gli utenti tendono a fermarsi di piu' ed è tratta dall’articolo più completo che abbiamo scritto sull’argomento, pubblicato nel 2006 dalla rivista internazionale IEEE Transactions on Visualization and Computer Graphics.
Ma gli scambi proficui di idee e tecniche fra il mondo della ricerca e quello dei videogiochi non sono unidirezionali. Sempre più in progetti accademici si fa ricorso a game engine per creare cosiddetti Serious Game (videogiochi con finalità didattiche e di addestramento). Per citare un esempio di Serious Game basato su Unreal, avevo già parlato di America’s Army, che trarrà ora vantaggio dall’MPC per capire meglio i comportamenti delle proprie “reclute” (l’uscita di America’s Army in versione Unreal 3 è infatti imminente).
C’è però una grossa differenza: mentre la maggior parte degli accademici rende tipicamente le proprie idee e tecniche di pubblico dominio, accontentandosi semplicemente di essere citata da chi le usa, la licenza di Unreal Engine 3 per scopi di sviluppo ha un costo stratosferico anche per i ricercatori che non hanno finalità di lucro.