Ahi! Quanto male fa il computer domestico…

Computer says no Quando si parla degli effetti dei computer sulla salute, la letteratura medica si è finora a lungo concentrata su danni di tipo cronico, quali ad esempio mal di schiena, perdita della vista, eczemi delle dita indotti dall’uso del mouse,…  Nessuno finora si era concentrato su danni di tipo acuto che richiedano l'intervento del pronto soccorso. Un gruppo di medici e pediatri statunitensi ha quindi ben pensato di studiare quest’ultimi (Acute Computer-Related Injuries)  ed ha recentemente pubblicato i risultati dell’indagine in un articolo sull’American Journal of Preventive Medicine.
I dati pubblicati sono decisamente curiosi. Ad esempio, quante persone stimereste debbano  ricorrere alle cure dei reparti ospedalieri di emergenza a causa di dispositivi informatici utilizzati nelle proprie case? La risposta dello studio è: ben 78703 persone nei soli Stati Uniti, nel periodo tra il 1994 ed il 2006.

Ma come si fa a farsi così male con un computer domestico?  Sbattere contro componenti informatici o rimanere con parti del corpo intrappolate in componenti informatici è la dinamica traumatica più frequente (36,9% dei casi), seguita dall’essere colpiti da componenti che cadono addosso all’utente (21,2%). C’è poi l’inciamparsi od il cadere sopra componenti informatici (18,3%) e le slogature e stiramenti dovute a componenti informatici (17%).

Quali sono i componenti informatici che mietono maggiori vittime?  Il monitor, all’origine del 23% dei casi, guida la classifica (anche se va notato che fino a qualche anno fa dominavano i monitor CRT, più pesanti e voluminosi degli attuali LCD, quindi questo primo posto in classifica potrebbe forse cambiare a breve). Nella lista dei componenti che hanno spedito il proprietario o suoi familiari all’ospedale figurano poi i laptop, i PC tower, tastiere o mouse, stampanti, scanner, mobili per computer, il cavo o la spina elettrica del computer, componenti interni del computer (in casi in cui l’utente ha aperto la macchina), ed altro.

Che tipo di traumi subiscono le vittime dell’informatica domestica?  Il danno più frequente sono le lacerazioni (38,5% dei casi), soprattutto alle estremità ed alla testa. Seguono le contusioni e le abrasioni (23%), le slogature e gli stiramenti (18,2%), le fratture (6,9%). Nel rimanente  13,5% accade invece di tutto: ustioni, schiacciamenti,  oggetti estranei da rimuovere, commozione cerebrale, dislocazioni, danni dentali, lesioni agli organi interni, anossia, emorragia, folgorazione,…

Quando avvengono questi incidenti?  Le occasioni in cui si sposta il computer sembrano essere le più pericolose (58,9% dei casi), seguono le situazioni in cui si cerca di installare, sistemare o collegare apparecchiature informatiche (15,4%) o anche semplicemente usare (6,4%) il computer. Nel caso dei bambini sotto i 9 anni, le occasioni in cui rimangono vittime del computer sono quelle dove giocano vicino all’apparecchiatura o tentano di salirci sopra.

Particolari attenzioni vanno riservate ai bambini al di sotto di 5 anni che rappresentano il 13,4% delle vittime del computer domestico (e la fascia d’età più colpita in proporzione). A loro sfavore gioca anche il fatto che le apparecchiature informatiche non vengono progettate per i bambini e quindi sono spesso dotate di spigoli appuntiti, fili di collegamento esterni (ed altre parti in cui il bambino si può inciampare). Inoltre, le scrivanie e le sedie per computer sono progettate per le dimensioni corporee di un adulto e facilitano le cadute se usate da un bambino piccolo.

© 2010 Luca
Chittaro, Nova100 – Il Sole 24 Ore
.