Una delle parole chiave emergenti nella ricerca sull’interazione uomo-macchina è gamification (“giochificazione”) della vita. Con tale termine, si intende la riformulazione di tipiche attività umane nei termini delle tecnologie e/o dei concetti tipici di giochi e videogiochi.
Ma perché trasformare le nostre attività “serie” in giochi? Ad esempio, per svolgerle più volentieri o più spesso o con più impegno. Ed anche per scopi persuasivi: ad esempio, una persona che non presta attenzione alla sostenibilità ambientale dei propri comportamenti oppure alla sicurezza (stradale e di altro tipo) oppure alla propria salute e fitness, potrebbe essere indotta a farlo da un’opportuna “giochificazione” delle attività verso cui non mostra interesse.
La rivista Focus, nel numero 221 di Marzo da pochi giorni in edicola, ha dedicato un ampio servizio (da pag. 22 a 30) con decine di esempi pratici a questo nuovo tema e mi ha fatto alcune domande su ricerche che stiamo svolgendo nel nostro HCI Lab. Dopo aver parlato dei serious game per prepararsi alle emergenze, ho raccontato per la prima volta della nostra ultima novità in termini di gamification. Questa volta si tratta di un’applicazione per telefonino il cui scopo è di “giochificare” l’attività del jogging e può essere quindi utile per chi trova tale attività noiosa.
Il gioco (illustrato anche dal video qui sotto) l’abbiamo chiamato Monster&Gold e ci ha permesso di sperimentare con un nuovo tipo di sensore per monitorare lo stato fisiologico dell’utente, così da far adattare automaticamente il comportamento del gioco alle esigenze fisiche del singolo giocatore. Il sensore è una clip bluetooth da indossare all’orecchio, che misura frequenza cardiaca e ossigenazione del sangue. Mentre si fa jogging nel mondo fisico, il gioco crea un mondo virtuale in cui premi e perdite vengono generati al fine di mantenere il giocatore negli intervalli fisiologici ottimali per le varie fasi dell’allenamento.
Il mondo virtuale è popolato da mostri da evitare e da pozioni, scudi e tesori da conquistare. Il gioco illustra dove siamo nel mondo virtuale sia visivamente (se ogni tanto il giocatore vuol guardare il display), sia tramite audio (suoni emessi dagli oggetti del mondo più annunci in voce organizzati come parodia dei navigatori, ad esempio “mostro a 100 metri, per favore rallentare…” oppure “dobloni a 20 metri, stanno per sparire, accelera per prenderli…”). Giocando agli scenari personalizzati creati dall’applicazione, si aumenta e diminuisce l’intensità dei propri sforzi in modo da mantenersi sempre su valori che danno il massimo del beneficio dal punto di vista del fitness ed evitano invece che l’attività fisica diventi troppo intensa e dannosa per la persona specifica.
Per chi volesse una descrizione specialistica di Monster&Gold ed uno studio pilota su un campione di utenti, un articolo tecnico-scientifico che fornisce entrambi è stato accettato dalla rivista internazionale IEEE Pervasive ed è disponibile a questo link.