Gli E-book causano maggior affaticamento alla vista

E-book vista

Si legge sempre piu' spesso di e-book. Ma le fonti a cui si attinge sono tipicamente i lanci commerciali di chi li produce oppure le recensioni che si trovano in rete e sui giornali (una delle ultime e' quella di Wired Italia su Kindle 2 contro Kindle DX). Le informazioni provenienti dalle aziende produttrici sono ovviamente di tono entusiasticamente positivo e gli esiti di una recensione documentano solo le impressioni soggettive della persona che le scrive. Un po' poco per chi vuole studiare scientificamente gli effetti sull'uomo di una nuova tecnologia.

Cosi' Yen-Yu Kang del Dipartimento di Industrial Design della National Kaohsiung Normal University (Taiwan) ha deciso di condurre un esperimento piu' rigoroso.Ha reclutato 20 studenti delle scuole superiori (10 maschi e 10 femmine, eta' dai 16 ai 18 anni) e li ha fatti leggere alcune novelle con un libro convenzionale e con un e-book che visualizzava i testi con impaginazione e dimensione di carattere analoghe al libro (con l'unica differenza che per girare le pagine nell'e-book bisognava schiacciare l'apposito bottone).

Prima e dopo la lettura, Kang e colleghi valutavano la funzionalita' della retina degli studenti misurandone la Critical Fusion Frequency (CFF), cioe' la frequenza piu' bassa di lampeggiamento alla quale la persona percepisce come continua una fonte luminosa lampeggiante (in altre parole, la persona e' in grado di accorgersi che la luce lampeggia solo alle frequenze inferiori alla CFF). Inoltre, veniva misurata la velocita' di lettura e veniva eseguito un test post-lettura per misurare quanto precisamente gli studenti si ricordavano le novelle lette.

I risultati, pubblicati nel numero di Aprile 2009 della rivista internazionale Displays, possono essere cosi' brevemente riassunti:

  • l'e-book ha causato maggior affaticamento visivo. Le performance della retina degli studenti diminuivano significativamente dopo aver usato l'e-book rispetto all'uso del libro convenzionale (riduzione media del CFF da e-book pari a 2.52 Hz contro una riduzione di 1.59 Hz del libro tradizionale).
  • l'e-book ha leggermente rallentato la velocita' di lettura. I tempi di lettura su libro stampato erano in media migliori del 5,5% rispetto a quelli dell'e-book.
  • non ci sono state differenze nella precisione con cui venivano ricordate le novelle lette.

Il risultato sulla velocita' di lettura e' probabilmente spiegato dal diverso livello di esperienza degli utenti con i due tipi di libro (sarebbe interessante ripetere le misure di velocita' di lettura dopo un anno di uso quotidiano di e-book).

Piu' interessante e' l'effetto dell'e-book sulla retina. Per ovviare a questo, non basta allenare l'utente, ma bisogna disporre di e-book che raggiungano lo stesso livello di contrasto e di risoluzione della carta stampata.

© 2009 Luca Chittaro, Nova100 – Il Sole 24 Ore.