Accessibilita’ dello sciacquone Trenitalia

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Tempo fa avevo svolto un’analisi dettagliata della scarsa usabilità di uno sciacquone presente sulle carrozze di molti treni ETR. Ieri mi è capitato di viaggiare su una nuova carrozza che non avevo mai visto prima ed ero quindi incuriosito di vedere se (ed eventualmente come) il design dello sciacquone fosse migliorato.

La fotografia qui sopra documenta ciò che ho potuto vedere. Quella cosa rossa che vedete emergere parzialmente da dietro il coperchio del WC è il bottone dello sciacquone. A causa di questa posizione seminascosta, ci ho messo un po’ a capire cosa fosse: per esserne certo, ho dovuto spostare il coperchio al fine di poter vedere completamente l’icona. Non serve dilungarsi su principi di ergonomia per spiegare che siamo davanti ad un esempio di cattivo design. Non credo infatti occorra avere particolari titoli di studio per capire che il bottone dello sciacquone deve essere sempre e totalmente accessibile (visivamente e fisicamente) all’utente. Non può essere né in tutto né in parte nascosto e coperto da altri elementi fisici del design che gli si vanno a sovrapporre.  Ma con tutto quello spazio a disposizione sulla parete, ci voleva tanto a metterlo un po’ più in alto?

Come ulteriore nota dolente, pensiamo agli utenti disabili. Il bottone ha in rilievo la descrizione braille.  Per trovarlo, il non vedente dovrebbe tastare in giro le varie possibili posizioni in cui può provare a immaginare possa essere posizionata tale indicazione. Ma anche se lo facesse, siccome il braille si trova nella parte coperta del bottone (v. fotografia sotto), le sue mani incontrerebbero il coperchio del WC al posto del braille!

© 2009 Luca Chittaro, Nova100 – Il Sole 24 Ore.

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  • Luca Chittaro |

    @Dav:
    Il fatto che diversi componenti di un prodotto siano costruiti da aziende diverse non puo’ giustificare assemblaggi approssimativi da parte di chi li mette assieme e che e’ usualmente dotato di occhi per vedere cosa sta facendo (oltre che della responsabilita’ di fornire delle specifiche precise ai fornitori quando ordina tali componenti).
    Ma non occorre lanciarsi in discorsi tecnici su metodi di progettazione o sulla “system integration”. Molto piu’ semplicemente, cosa penserebbe una persona qualsiasi se chi le sta proponendo una casa le dicesse: “Guardi, siccome i WC sono di marca A, ma i muri li costruisce l’azienda B ed i tubi dell’acqua li mette l’azienda C, allora i bottoni degli sciacquoni sono finiti nascosti dietro i coperchi dei WC” ? Che idea si farebbe di chi gli sta proponendo quella casa?
    Per quanto riguarda i sensori a sfioramento senza feedback che citi, non li ho ancora visti, ma immagino verranno schiacciati molte piu’ volte di quanto necessario… 🙂

  • Dav |

    Direi che invece è il metodo più economico per assicurarsi che l’utente non sia seduto mentre tira lo sciacquone – nei sistemi a depressione è molto pericoloso.
    @Luca, direi che il wc è meno usato del pulsante apriporta di certi treni *nuovi* delle Ferrovie Nord che sono fighissimi sensori a sfioramento, ma che non danno nessun tipo di feedback se non dopo 3 secondi (sottoforma di bip bip bip frrrrrrrrrrrrrr).
    >ci voleva tanto a metterlo un po’ più in alto?
    Si, perché chi fa i WC non è chi fa gli interni e non è nemmeno chi produce i copriwater. Non penso che qualcuno abbia mai misurato la dimensione del copriwater alzato, forse è stato meglio impiegare risorse in altro. O no?

  • Luca Chittaro |

    x grouchomax – parte 2:
    P.S. dato che lavori nel settore, hai idea di come possano accadere cose simili? Perche’ il costruttore non si accorge di questi errori? Perche’ l’acquirente non rifiuta il prodotto e chiede di sistemarlo?

  • Luca Chittaro |

    x grouchomax:
    non so se questa info ti permette di identificare il treno in modo univoco, cmq era un “Frecciarossa” (sulla tratta Roma-Venezia).

  • grouchomax |

    Sfortunatamente non è l’unico esempio di questo madornale errore su treni moderni. Penso di aver fotografato il medesimo orrore recentemente su un treno di ultima generazione.
    Son rimasto tre volte indignato: come utente, come appassionato di ferrovia e come ingegnere che nel settore della progettazione e costruzione di materiale rotabile ci lavora.
    Se ritrovo la foto te le invio, nel frattempo, per mera curiosità: alla toilet di quale treno corrisponde la foto?
    Saluti!

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