Si riparte dopo la pausa (la cronaca della prima parte la trovate a questo link) con tre nuovi relatori.
Inizia David Weinberger, che inizia con delle premesse sul classico termine di media come interfaccia fra persone e realtà, sostenendo che il media è il contenuto e che le persone non distinguono fra mondo reale e sua rappresentazione. Il mondo digitale è mondo reale. L'autorità di un media tradizionale è determinata da quanto riesce a convincere che la sua rappresentazione della realtà sia la realtà.Il mondo è troppo grande per essere contenuto in un solo cervello, per questo nei media tradizionali ci rivolgiamo agli "esperti" e vogliamo delle autorità in materia. Ma questa è solo una possibile tecnica. I libri hanno delle limitazioni, le connessioni vengono stabilite con note a piè pagina o con riferimenti bibliografici ad altri libri che non abbiamo: i libri sono un "media sconnesso" (disconnected media).
L'autorità nei media digitali è caratterizzata da aspetti diversi. Negli anni '90 si leggevano allarmi su come oggi avremmo dovuto affogare nei dati. Ma oggi abbiamo soluzioni a questo information overload usando i metadati (informazioni sulla natura delle informazioni). E la distinzione fra dati e metadati è sempre più blanda, posso cercare in entrambi per arrivare al contenuto desiderato. I metadati sono quello che sappiamo mentre i dati sono quello che cerchiamo. Posso trovare il nome di un autore di un libro ricordandomi solo il titolo e viceversa. E poi è comparsa la ricerca sociale, dove ci aiutiamo a vicenda a trovare informazioni interessanti. Un altro aspetto dell'informazione in rete è che spesso è sufficiente trovare una risposta sufficientemente utile, può essere imperfetta e non occorre che sia la migliore in assoluto (a meno che la domanda non riguardi un tema come un'operazione chirurgica)..Ed i link permettono di sapere di più: nel giorno in cui negli USA è stata annunciata la candidatura della poco conosciuta Sarah Palin a vicepresidente, lla miglior fonte di informazioni era Wikipedia. Ad esempio, mentre i giornali riportavano nel suo curriculum che aveva vinto un concorso di bellezza, su Wikipedia si potevano usare i link per saperne di più ed anche vedere in modo trasparente la discussione fra chi aveva contribuito quel pezzo di informazione su Wikipedia.
Alcuni degli aspetti importanti del mondo reale sono che condividiamo interessi, riconosciamo le nostre differenze, ci coinvolgiamo in conversazioni e cerchiamo significati. La partecipazione al mondo digitale permette di portare la nostra esperienza in modo trasparente all'interno di tale contesto.
Segue Giuseppe Taibi, ingegnere laureatosi a Palermo ed emigrato a Boston, che dedica il suo intervento a quello che definisce "prodotto straordinario": l'iPhone. Snocciola un po' di dati sulla crescita commerciale del dispositivo e la sua prossima introduzione in Cina. Oggi siamo arrivati a 90'898 applicazioni per iPhone con più di 2 miliardi di download e le categorie principali sono Games, Entertainment e Books. Quindi l'iPhone è a tutti gli effetti un media device. La media di spesa per acquisti di applicazioni nel bimestre Luglio-Agosto 2009 è stata di 80 dollari a utente. Quindi l'iPhone mostra che gli utenti sono disposti a pagare per i contenuti. TapTapRevenge3 è interessante: è un music game che parte con delle canzoni gratuite ma permette poi di acquistare ulteriori canzoni (In-App Store, negozio all'interno di un'applicazione). Così i creatori di applicazioni possono rilasciare delle applicazioni gratuite dall'interno delle quali si possono acquistare contenuti a pagamento. Di TapTapRevenge3 vengono poi vendute delle versioni personalizzate su
specifiche band (sfruttandone il brand). Un'applicazione su un altro
versante è USAToday, creata dall'omonimo quotidiano. L'applicazione
permette di visionare in modo elegante alcune delle sezioni del
giornale, che ha ammesso di aver fatto un errore a rilasciarlo gratuitamente (c'era spazio per inserire un In-App Store nell'applicazione). Per quel che riguarda lo user-generated content, esiste un'applicazione che permette di fare broadcast video live (iReport, un'applicazione a pagamento di CNN). L'iPhone viene anche molto usato per ascoltare le radio (82% di chi ascolta la radio con il telefono in USA ha un iPhone).Public Radio Player è l'applicazione che Taibi ha realizzato personalmente.
Ultimo relatore della mattina è il filosofo Maurizio Ferraris.I media tradizionali come il televisore erano amnesici, non avevano ricordo di ciò che vedevamo. I media moderni come i computer nascono come strumenti di registrazione. L'esplosione radicale degli strumenti di registrazione è ciò che distingue l'attuale epoca dalle precedenti.McLuhan non aveva previsto ciò, quando teorizzava sui media tecnologici li pensava prettamente come strumenti sincroni. Le teorie volevano che la scrittura sarebbe scomparsa ed invece siamo qui a scrivere tutto il giorno. Iniziamo a preoccuparci delle tracce che lasciamo. Servizi come Legacy Locker, YouDeparted e Deathswitch inizano ad affrontare il problema: quello che si sta producendo con il Web è una gigantesca entità spettrale. Prima o poi noi saremo tutti morti e stiamo attualmente predisponendo una quantità di tracce e spettri che vagheranno dopo la nostra morte in rete, anche questo è un fenomeno che non ha precedenti.Timothy Leary è stato un precursore che aveva preparato un sito già in previsione di quando sarebbe morto. YouTube che dovrebbe essere il bello della vita in diretta è in realtà un grande cimitero video di persone morte. Kafka rifletteva sull'idea che alcune persone intrattengono di come le lettere possano essere uno strumento di contatto con i morti. Non aveva immaginato cosa sarebbe stato possibile con i mezzi digitali. Una volta che dai un computer o un telefonino a qualcuno, quello non ne più fare a meno perchè può iniziare a registrare i suoi atti. La documentalità come essenza del legame sociale. Lasciare tracce è l'unico modo per mostrare che qualcosa è esistito.
Inizia la pausa pranzo. Si riprende nel pomeriggio.